Avere troppi debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) può sembrare un tunnel senza uscita. Cartelle esattoriali che si accumulano, minacce di pignoramenti, fermi amministrativi: la pressione psicologica e finanziaria è enorme. Tuttavia, è fondamentale sapere che esistono percorsi legali e strategie concrete per gestire l’esposizione debitoria, ridurla o, in alcuni casi, cancellarla del tutto, permettendo di ripartire puliti. Ignorare il problema non fa che aggravare la situazione, innescando l’applicazione di sanzioni e interessi di mora. Il primo passo è sempre l’analisi attenta della propria situazione, meglio se con l’aiuto di professionisti, per identificare la soluzione più adatta.
Analisi e Verifica Preliminare del Debito
Prima di agire, è essenziale fare chiarezza sulla propria situazione debitoria. Molte persone si trovano a fronteggiare cartelle esattoriali viziate o relative a debiti prescritti.
L’importanza della verifica e dell’autotutela
Il primo passo consiste nell’ottenere l’estratto di ruolo, un documento che riepiloga tutti i carichi pendenti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Successivamente, è cruciale verificare la legittimità e la prescrizione di ogni singolo debito.
Prescrizione: I debiti fiscali hanno termini di prescrizione diversi (ad esempio 5 anni per multe e contributi INPS, 10 anni per IRPEF, IRES e IVA). Se l’Agenzia delle Entrate non ha interrotto i termini con atti validi (come una raccomandata o un pignoramento) entro il periodo stabilito, il debito potrebbe essere estinto.
Vizi di Notifica: Un atto (cartella, avviso) notificato in modo errato o mai ricevuto può essere impugnato.
Autotutela: In presenza di errori evidenti, il contribuente può presentare un’istanza in autotutela all’ente creditore (ad esempio INPS, Comune, o la stessa Agenzia delle Entrate) chiedendo l’annullamento parziale o totale del debito.
Se i debiti sono legittimi e non prescritti, si passa alla valutazione delle opzioni di pagamento o risoluzione.
Le Soluzioni Tradizionali: Rateizzazione e Definizione Agevolata
Per chi è in grado di sostenere un piano di rientro, seppur dilazionato, le opzioni più immediate sono la rateizzazione e l’adesione a eventuali provvedimenti straordinari.
La Rateizzazione Ordinaria e Straordinaria
La rateizzazione (o dilazione) è la soluzione più comune e semplice per gestire i debiti. Consente di frazionare l’importo totale dovuto in rate mensili.
Rateizzazione Ordinaria: Per debiti fino a 120.000 euro, può essere richiesta una rateizzazione “semplice” fino a 72 rate (6 anni).
Rateizzazione Straordinaria: In caso di comprovata e grave difficoltà economica, i piani possono essere estesi fino a 120 rate (10 anni). L’accesso a questo piano richiede la dimostrazione di una temporanea e obiettiva difficoltà economico-finanziaria, spesso tramite la presentazione di un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) basso.
Il vantaggio principale è la sospensione immediata delle azioni esecutive (fermi amministrativi, ipoteche, pignoramenti) con il pagamento della prima rata.
Saldo e Stralcio e Rottamazione Cartelle
Periodicamente, il Governo introduce misure di “Definizione Agevolata”, come la Rottamazione delle Cartelle e il Saldo e Stralcio.
Rottamazione: Permette di pagare il debito originario senza sanzioni e interessi di mora. Si paga solo il capitale e gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo.
Saldo e Stralcio: Riservato ai contribuenti persone fisiche in grave e comprovata difficoltà economica (con basso ISEE), consente di pagare una percentuale ridotta del debito (in genere dal 16% al 35% a seconda della misura) per vedere cancellato tutto il residuo.
Queste misure non sono permanenti, ma rappresentano un’ottima opportunità quando attive, purché si rispettino scrupolosamente le scadenze.
La Soluzione Definitiva: Le Procedure di Sovraindebitamento
Quando l’ammontare dei debiti è tale da rendere insostenibile qualsiasi piano di rateizzazione, l’unica via per uscirne e cancellare il debito residuo è ricorrere alle procedure previste dalla Legge sul Sovraindebitamento (ex Legge 3/2012, ora confluita nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza).
Cos’è il Sovraindebitamento e chi può accedervi
Si definisce in stato di sovraindebitamento il soggetto che non è più in grado di far fronte regolarmente ai propri impegni (debiti) con i mezzi di cui dispone. Queste procedure sono dedicate ai debitori “non fallibili”, come consumatori, professionisti, piccoli imprenditori e agricoltori.
Le procedure principali sono:
Concordato Minore/Ristrutturazione dei debiti del consumatore: Permette di proporre un piano di pagamento, negoziando con i creditori e pagando solo ciò che è effettivamente sostenibile per le proprie condizioni economiche. L’eventuale debito residuo viene cancellato (esdebitazione).
Liquidazione Controllata del Sovraindebitato: Il debitore mette a disposizione il proprio patrimonio (esclusi i beni essenziali come la prima casa se non ipotecata dal Fisco e i beni strettamente necessari al lavoro) per soddisfare i creditori. Dopo la liquidazione, ottiene l’esdebitazione totale, cancellando i debiti residui.
Esdebitazione del debitore Incapiente: Riservata ai soggetti che non hanno alcun patrimonio né redditi sufficienti per pagare i creditori, questa procedura permette di cancellare i debiti una sola volta nella vita.
L’elemento cruciale di queste procedure è che, una volta avviate, si ottiene la sospensione immediata di ogni azione esecutiva da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (pignoramenti, fermi, ipoteche).
Ripartire Puliti e Liberi dal Debito
Affrontare troppi debiti con l’Agenzia delle Entrate richiede coraggio e l’approccio giusto. L’obiettivo finale non è solo la gestione temporanea, ma l’eliminazione definitiva del debito, per poter ripartire.
La via per l’esdebitazione e la cancellazione dei debiti residui, specialmente in situazioni di grave sovraindebitamento, è rappresentata dalle procedure del Codice della Crisi. Grazie a esse, migliaia di persone hanno già potuto azzerare i propri debiti fiscali, riacquistando dignità finanziaria e tornando a guardare al futuro con fiducia. Se i debiti sono eccessivi e la situazione è insostenibile, valutare il percorso di troppi debiti con l’agenzia delle entrate attraverso la Legge 3 (oggi Codice della Crisi) è l’unica strada che porta alla cancellazione del debito non sostenibile e a una vera rinascita.
Se ti riconosci in questa situazione e non riesci più a far fronte agli impegni, è fondamentale agire subito, rivolgendoti a professionisti specializzati nel sovraindebitamento. Potrai capire come uscirne e ripartire pulito.
